I BÂTONNET

I bâtonnet (in italiano 'bastoncini'), così chiamati dai ROCKETS stessi, erano dei piccoli tubi di plastica trasparente, della dimensione di un sigaro comune, che emanavano una luce fosforescente di colore verde.

I bâtonnet devono la loro auto-luminescenza alla mescolanza di composti chimici contenuti al loro interno sotto forma di fluidi; la reazione luminescente, che avviene agitando o piegando i bastoncini, ha generalmente 24 ore di autonomia e rende la sostanza gelatinosa presente molto luminosa al buio.

Conosciuti con vari nomi, come 'lightstick' o 'glowstick', i bâtonnet sono oggi utilizzati per vari scopi, nel campo militare, della pesca, ricreativo (discoteche e manifestazioni notturne) e sono commercializzati in molteplici colori (giallo, blu, verde, viola, rosso, arancione e bianco); agendo sulle diverse concentrazioni dei composti chimici interni, i produttori di lightstick ottengono diversi gradi di luminescenza e durata.

Christian dirige i bâtonnet verso l'alto nel momento dell'accensione del laser - Photo by A. D'Andrea - © LesROCKETS.com

Christian dirige i bâtonnet verso l'alto nel momento dell'accensione del laser - Photo by A. D'Andrea
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Christian congiunge i bâtonnet, mentre il tecnico accende il laser - Photo by A. D'Andrea - © LesROCKETS.com

Christian congiunge i bâtonnet, mentre il tecnico accende il laser - Photo by A. D'Andrea
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I ROCKETS furono dei veri precursori nell'adozione di questi oggetti; la scelta di farne uso durante il loro spettacolo fu determinata dalla ingegnosità di Claude Lemoine, che li vide in una stazione di servizio in Italia, durante uno dei suoi spostamenti. Intuendone la possibilità di impiego sul palco, li comperò immediatamente.

La band ne utilizzava due, all'inizio di ogni concerto nel corso del lungo tour del 1978 e successivamente in alcune date nel 1979.

Christian li faceva roteare stringendoli tra le mani fino a quando, in un preciso istante del brano di Intro dello spettacolo, li univa, tenendoli in alto sopra la sua testa.
Contemporaneamente si accendeva il raggio laser, il cui fascio concentrato si andava ad intersecare un centimetro sotto i due bâtonnet; in questo modo si dava l'impressione al pubblico che il fascio del laser fosse stato generato dal loro sfregamento.

Christian mentre fa roteare i bâtonnet - © LesROCKETS.com

Christian mentre fa roteare i bâtonnet
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Uno dei bâtonnet riposto su una tastiera di Fabrice - Photo by A. D'Andrea - © LesROCKETS.com

Uno dei bâtonnet riposto su una tastiera di Fabrice - Photo by A. D'Andrea
© LesROCKETS.com

Durante l'esecuzione di Venus rapsody, che generalmente era il brano di apertura, Christian rimaneva immobile al centro del palco agitando i bâtonnet; questi venivano poi riposti sopra le tastiere di Fabrice e ripresi durante la fase conclusiva del concerto.

Proprio in quell'ultima fase, Christian, mentre incitava il pubblico a cantare, spaccava a metà i bâtonnet, gettando il liquido, che ne era contenuto all'interno, addosso alle persone del pubblico, che urlavano terrorizzate a causa dalla sostanza verde che le aveva investite.

Il liquido contenuto all'interno dei bâtonnet sparso sul palco di una discoteca al termine dello show - Photo by A. D'Andrea - © LesROCKETS.com

Il liquido contenuto all'interno dei bâtonnet sparso sul palco di una discoteca al termine dello show - Photo by A. D'Andrea
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Questi piccoli accorgimenti scenografici contribuirono non poco al successo dell'immagine del gruppo; spesso infatti, soprattutto negli anni successivi, la gente che era intervenuta ai loro concerti ricordava di una misteriosa sostanza verde che veniva lanciata dal palco: 'mi ricordo che il cantante ci ha lanciato un liquido che ti faceva diventare tutta la pelle verde'.