IL 'ROCKET' COL CASCO

In questa pagina, dopo oltre 30 anni, LesROCKETS.com svela per la prima volta le esatte generalità, nonché il piccolo mistero, del musicista che ha brevemente militato nei ROCKETS indossando un casco.


Nel cosiddetto 'periodo argentato' dei ROCKETS, che va dal 1974 al 1982, ogni singolo componente che ha appartenuto alla band è stato sottoposto al taglio completo dei capelli, rituale che sanciva a tutti gli effetti l'entrata nel gruppo e che consentiva al musicista, una volta spalmata la tipica crema argentata, di diventare protagonista sul palcoscenico ed in ogni occasione pubblica.

Per tutti i componenti della band, persone allora poco più che adolescenti, il passaggio dalla 'vita normale' a quella 'di Rocket' non è stato semplice. E' da ricordare, ad esempio, che nel 1974, quando i giovani membri del gruppo tagliarono per la prima volta i capelli per il primo set fotografico, Guy Maratrat fu costretto, nelle settimane immediatamente successive, ad indossare una parrucca per svolgere la vita di tutti i giorni: la vergogna di essere calvo era troppo grande.

Negli otto anni di 'periodo argentato' che hanno seguito il primo set fotografico, si sono avuti svariati cambi di formazione, soprattutto agli inizi della carriera francese. Tra tutti i componenti che si sono succeduti, solo uno 'fu autorizzato' a coprirsi la testa anziché subire il taglio dei capelli: il tastierista Louis-François Bertin-Hugault, detto 'Loulou'.

'Loulou' Louis-François Bertin-Hugault alle tastiere negli anni settanta durante uno spettacolo - © LesROCKETS.com

'Loulou' Louis-François Bertin-Hugault alle tastiere negli anni settanta durante uno spettacolo
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'Loulou' Louis-François Bertin-Hugault nel 1977, durante la militanza nei ROCKETS - © LesROCKETS.com

'Loulou' Louis-François Bertin-Hugault nel 1977, durante la militanza nei ROCKETS
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Già tastierista con il celebre cantautore francese Claude François, con cui ha suonato negli anni tra il 1974 e 1978, Loulou entrò a far parte dei ROCKETS sostituendo Michel Goubet; l'opportunità gli fu data da Claude Lemoine a seguito di un incontro avvenuto in un negozio di strumenti musicali del quartiere parigino di Pigalle.

Questa è dunque la vera identità del tastierista che in alcune riviste italiane è stato più volte chiamato con l'appellativo 'Bertin Hugo', credendo verosimilmente che si trattasse del nome e del cognome dell'artista; l'errore è certamente da imputare alla non corretta comprensione e trascrizione delle generalità, raccolte a seguito di qualche intervista avvenuta in quel periodo e poi usate anche negli anni successivi.

Louis-François Bertin-Hugault nel 1977 con il tipico casco argentato - © LesROCKETS.com

Louis-François Bertin-Hugault nel 1977 con il tipico casco argentato
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Louis-François Bertin-Hugault con la divisa da vigile del fuoco - © LesROCKETS.com

Louis-François Bertin-Hugault con la divisa da vigile del fuoco
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Nel periodo in cui fu membro attivo nei ROCKETS, Louis-François svolgeva il servizio militare nel corpo dei vigili del fuoco, in una brigata di stanza a Parigi, dove il regolamento prevedeva che i capelli non superassero una certa lunghezza, il cosiddetto 'taglio regolamentare', né potevano essere tagliati del tutto, pena il trasferimento in un reggimento disciplinare in Germania. Per potersi unire ai ROCKETS ed ovviare al problema del taglio, Loulou ebbe dunque l'idea di indossare un casco che gli lasciasse scoperto solo una piccola porzione di viso, parzialmente truccato d'argento.

Con la complicità di Claude Lemoine venne quindi recuperato un 'casco integrale' da motociclista che poteva rispondere all'esigenza; con una veloce, ma precisa, verniciatura argentata il casco da motociclista era diventato 'spaziale' ed in perfetto 'stile ROCKETS'.

I ROCKETS in un set fotografico del 1977, al centro Louis-François Bertin-Hugault - © LesROCKETS.com

I ROCKETS in un set fotografico del 1977, al centro Louis-François Bertin-Hugault
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I ROCKETS al Festival di Pesaro nell'estate del 1977, col casco Louis-François Bertin-Hugault - © LesROCKETS.com

I ROCKETS al Festival di Pesaro nell'estate del 1977, col casco Louis-François Bertin-Hugault
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Louis-François partecipò ad alcuni concerti dei ROCKETS in Francia nonché alla realizzazione di un video promozionale a colori in cui era eseguito il brano Space rock.

Il breve periodo trascorso da Loulou con i ROCKETS coincise inoltre con la scoperta del gruppo da parte del talent scout Maurizio Cannici, della casa discografica CGD, che traghettò i ROCKETS in Italia, facendoli esibire per la prima volta di fronte al pubblico italiano nel corso del Festival di Pesaro dell'estate del 1977, evento trasmesso anche sulla televisione nazionale.

A questa partecipazione TV ne seguirono altre due, in quanto Loulou fu protagonista con i ROCKETS della trasmissione Arrivano i Mostri, andata in onda su Rai 1 dal 22 settembre al 20 ottobre del 1977 e che fu registrata al Teatro Tendastrisce di Roma.
I brani eseguiti nelle due puntate furono Space rock e Future woman, in quanto ritenuti 'caldi' per la promozione italiana; il primo sarebbe stato pubblicato da li a poco, nel successivo dicembre, su disco mix e poi destinato a varie nazioni ed il secondo, pubblicato ormai già da diversi mesi all'estero, era in distribuzione in Italia dal mese di luglio.

Louis-François Bertin-Hugault tra le tastiere negli anni ottanta - © LesROCKETS.com

Louis-François Bertin-Hugault tra le tastiere negli anni ottanta
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Louis-François Bertin-Hugault oggi, in uno degli ultimi concerti con il gruppo StefAndJazz - © LesROCKETS.com

Louis-François Bertin-Hugault oggi, in uno degli ultimi concerti con il gruppo StefAndJazz
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Furono queste le ultime presenze di Louis-François Bertin-Hugault con i ROCKETS, che abbandonò il gruppo a causa di un insieme di motivazioni, non ultimi i dissapori avuti con il front-man Christian Le Bartz.

Loulou ha comunque continuato negli anni la sua carriera artistica nell'ambito musicale, che dura a tutt'oggi, alle tastiere ed al piano; il genere musicale in cui si cimenta attualmente è il jazz, esibendosi al piano nei locali della metropoli parigina e non, con il gruppo StefAndJazz.