LES ROCKETS DÉJÀ 40 ANS D'EXISTENCE!!!

'Les Rockets déjà 40 ans d'existence!!!' esordisce così il primo SMS del 2014 che ci ha inviato, ormai qualche settimana fa, Claude Lemoine. Questo messaggio commemorativo, 'I Rockets già 40 anni di esistenza!!!', ci è stato recapitato per sottolineare che è arrivato il 40° compleanno della band più argentata del mondo, da lui ideata, fortemente voluta, e quindi creata e portata al successo.

È l'inizio del 1974 quando il fotografo francese George Spitzer scatta le primissime fotografie a Christian Le Bartz (voce), 'Little' Gérard L'Her (basso e voce), Guy Maratrat (chitarra), Alain Maratrat (chitarra) e Patrick Mallet (batteria), tutti giovanissimi, con le teste completamente rasate e dipinte di argento, con indosso costumi dall'aria vagamente futuristica. Si tratta del primo set fotografico a cui ha partecipato il gruppo; gli sguardi, le posture, l'abbigliamento, alcuni scatti a torso nudo, fanno trasparire un alone di incertezza, legata ai primi passi che stanno compiendo in quel momento in madrepatria, alla ricerca di una propria identità e di una caratteristica distintiva che li contraddistingua in modo inequivocabile.

Les ROCKET MEN nel 1974, da sinistra a destra: Guy Maratrat, Alain Maratrat, Christian Le Bartz, 'Little' Gérard L'Her e Patrick Mallet - © LesROCKETS.com

Les ROCKET MEN nel 1974, da sinistra a destra: Guy Maratrat, Alain Maratrat, Christian Le Bartz, 'Little' Gérard L'Her e Patrick Mallet
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L'idea di Claude di costituire un complesso che richiami, in termini musicali e di immagine, temi legati alla fantascienza e più in generale al cosmo, risale alla fine degli anni cinquanta; proprio per questo Claude è il padre putativo dei ROCKETS.

Il 1974 può essere considerato a tutti gli effetti il big bang del gruppo; in questo anno infatti oltre alla linea che dovranno seguire i musicisti, viene delineato anche il futuro nome della band che inizialmente si chiama ROCKET MEN. Ma la formazione non è ancora del tutto stabile, soprattutto in quei primi anni, di lì a poco Patrick Mallet ne fuoriesce lasciando il posto alla batteria ad Alain Groetzinger, che lo occuperà in pianta stabile per gli anni a venire.

Nella primavera dello stesso anno viene pubblicato in Francia il primo 45 giri Rocket man, scritto e suonato dal produttore Philippe Renaux, amico di Claude Lemoine, cantato dal vocalist francese, dalla vena punk, Larry Martin e registrato presso lo studio Aquarium di Parigi; si tratta a tutti gli effetti della prima incisione discografica attribuita ufficialmente alla band.

Giovedì 10 ottobre 1974 sul quotidiano francese L'Yonne Républicaine compare un lungo articolo/intervista, il primo in assoluto relativo al gruppo, il cui titolo, che tradotto in italiano recita 'Les ROCKET MEN (quasi 100 000 dischi in quattro mesi) UNA MUSICA CHE VIENE D'ALTROVE...' sintetizza in modo preciso la direzione intrapresa dalla band.

Claude Lemoine - © LesROCKETS.com

Claude Lemoine
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LES ROCKET MEN su L'Yonne Républicaine, 10 ottobre 1974 - © LesROCKETS.com

LES ROCKET MEN su L'Yonne Républicaine, 10 ottobre 1974
© LesROCKETS.com

L'articolo pone enfasi alla determinazione dei componenti nel voler raggiungere il successo in modo distintivo grazie al connubio tra musica ed immagine, ma soprattutto 'dalla marcia in più' determinata dagli stretti rapporti umani intrattenuti dei componenti che condividono un'esperienza di vita comune nella loro dimora di Vincelles.

In quel momento, cita l'articolo, 'passano alla radio sotto il nome di ROCKET MEN, ma in provincia, nelle sale da ballo, dove hanno una ottima audience, suonano e sono conosciuti come CRYSTAL', quindi sono allo stesso tempo 'CRYSTAL e LES ROCKET, ma gli uni non hanno molto a che vedere con gli altri, anzi, praticamente nulla'.
'L'orchestra dei CRYSTAL offre le sue musiche da ballo, con una sola ambizione, distrarre, ma senza mai indugiare troppo sulle arie tipiche del varietà o sulle hit imposte dal momento', ed allora 'perché ancora CRYSTAL?' è la domanda dell'intervistatore? La risposta è molto semplice, 'perché dobbiamo mangiare ... il nostro primo singolo non ci consente ancora di vivere'.
Ma chiariscono anche che l'essere CRYSTAL non è un'onta, tutt'altro.
Tutto l'interesse è ormai però per il nuovo progetto, ed è unicamente dei ROCKET MEN che i musicisti vogliono parlare, 'dei ROCKET che si esibiscono con materiale molto costoso', 'dei ROCKET che grazie a Claude Lemoine hanno potuto trovare l'editore per il loro primo singolo', 'dei ROCKET che stanno lavorando al loro primo 33 giri', 'dei ROCKET che stanno cercando una propria identità musicale grazie all'utilizzo del sintetizzatore con cui riescono a creare suoni extra-terrestri', 'dei ROCKET che si dipingono d'argento, hanno strumenti color argento e che nel momento dell'apparizione al pubblico sono in grado di creare uno choc, grazie all'aspetto glaciale e glabro che si sposa perfettamente con quello che fanno', 'dei ROCKET che . . . '.

Sono trascorsi ormai 40 lunghi anni da quegli inizi e molto è successo da allora.

All'enorme affermazione ottenuta dalla band 'nel periodo argentato' a cavallo tra gli anni '70 ed '80 in Italia e ai tanti dischi venduti nel mondo, sono succeduti vari cambiamenti. La formazione con i membri originali ha subito una serie di defezioni, ci sono state trasformazioni nella musica e mutazioni dell'immagine, il tutto con periodi più o meno lunghi di silenzio, per arrivare fino ai giorni nostri con l'ultima formazione dei ROCKETS portata in scena da Fabrice Quagliotti e le varie produzioni discografiche pubblicate nel frattempo.

Oggi il mondo è indubbiamente cambiato, la tecnologia ha fatto passi da gigante e la musica si è fortemente evoluta, nonostante il revival ed il ritorno dei suoni degli anni '70 nei brani portati al successo dai gruppi di oggi; non ultimi i Daft Punk pluri-premiati recentemente alla 56ª edizione dei Grammy Awards di Los Angeles.

I fan di allora sono 'ormai' cresciuti, ma i ROCKETS sono entrati e rimangono nel cuore di migliaia di ammiratori, che nel 2014, grazie alla facilità di accesso alla rete web ed alla diffusione dei social network, e perché no, anche a noi di LesROCKETS.com, li stanno sempre più riscoprendo e rivalutando, anche in parti del pianeta terra in cui all'epoca non sono mai sbarcati direttamente (cosa curiosa per chi, extra-terrestre, ambiva a soccorrere la razza umana . . . ).

Buon compleanno ROCKETS!